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Carnevale a casa Lerchenwald. Al centro, il papà con Clara, futura Peter Pan, ora con una ninfea in testa. A destra l'amministratore con una tartina in mano, a sinistra il fratello maggiore Franz accanto a un piatto ben provvisto, e, in primo piano, maragià Johann con l'aria di non parere. Invitati, i compagni di scuola, tra cui il giapponesino che mamma Lerchenwald  convertirà prossimamente al cattolicesimo. Ci sono torte (Sacher e altre), trofei di panini, Krapfen (o bomboloni) fatti dalla mamma, canapés, aranciate, scherzi pazzi e giochi. Il compito di organizzare questi scherzi e giochi lo hanno i figli. Ma quest'anno Johann l'ha presa all'orientale e non ha allestito lo spettacolo di burattini che l'ha reso famoso l'anno scorso, quando ha persino costruito da sé il teatrino e alla fine Pulcinella si curvava sulla torta offertagli con squisito gesto dall'amministratore. I  copricapi di carta crêpe sono stati fatti da una collega della mamma, anche lei di Vienna, che confezionava così anche vestitini  di tutte le fogge e colori, come fosse stata la costumista di non so che teatro fantastico fuoriporta... quello magari dove fu rappresentato per la prima volta "Il flauto magico". Festaioli questi viennesi, non si smentiscono neanche a  Roma!