Con la fida Opel in viaggio verso Parigi. Non c'è, al mondo, macchina più bella e più paffuta della nostra. Se ci pensa, Lodovica, che sarà presto venduta: e a chi? A uno che ci traporterà uova! Un giorno Lodovica la vedrà passare, la sua cara Opel , col cofano semiaperto pieno zeppo di uova e rimarrà a bocca aperta, col cuore stretto! Questa non gliela dovevano fare! Beh, cambiamo discorso: ora siamo diretti a Parigi, dove lei è già stata per la prima volta quando aveva appena quattro anni, e l'Opel è ancora con loro. Papà dovrà fare anche questa volta ricerche alla Bibliothèque Nationale e si porta dietro tutta la famiglia. Anche Rosaria, la cameriera, napoletana, è della partita. Lei è entusiasta di Parigi e specialmente dei bouquinistes lungo la Senna, -quanto piacerebbe anche a lei avere una bancarella da quelle parti!- e ha già annunciato che il 14 luglio ballerà per la strada. Salvatornino, invece- ancora non si può nemmeno immaginare - appena arrivato a Parigi, farà la pipì proprio al centro di un giardinetto, non contro un albero, un po' nascosto, ma nello spiazzo centrale, sotto gli sguardi di tutti!, mentre papà e mamma staranno cercando l'albergo e loro tre saranno rimasti soli con Rosaria. Poi però Salvatornino imparerà... Lodovica, che ha già letto tanti libri, tra cui anche "La tamburina di Napoleone", via via che ci si avvicinerà a Parigi e poi , vedendo sorgere dall'immensa pianura, la grandiosa città, teatro di tutte le avventure, avrà sensazioni che non dimenticherà più. Che cosa diversa era viaggiare in automobile allora! Avvicinarsi a una città come Parigi faceva battere il cuore, era qualcosa di avventuroso, era come viaggiare in carrozza... Ecco da dove nasce la poesia, non certo dai viaggi in aereo!